Storia

La nascita di un cammeo genovese

La storia di Carloforte, città principale dell'isola di San Pietro, non è poi così antica. Fondata nel 1738 ad opera di pescatori "pegliesi" che in precedenza erano appunto partiti dall'isola ligure di Pegli diretti verso la Tunisia, precisamente a Tabarka. La popolazione carlofortina conserva tutt'oggi il dialetto "tabarchino" e fa di tutto per tramandarlo alle nuove generazioni, istituendo corsi scolastici e iniziative ad hoc. La colonizzazione dell'isola di San Pietro da parte dei Tabarchini avvenne in seguito al calo della quantità di corallo presso Tabarka, sul quale si basava prevalentemente la loro economia, nonché agli scontri con le popolazioni locali.

Un popolo forte e fiero


Il nome della città di Carloforte fu scelto in onore del Re Carlo Emanuele III di Savoia, verso il quale i tabarchini provavano enorme rispetto e ammirazione, poiché fu proprio lui a proporre loro di occupare San Pietro. Un capitolo amaro della storia di Carloforte fu l'incursione del 1798, da parte delle popolazioni barbare, durante la quale circa 900 abitanti furono ridotti in schiavitù, deportati a Tunisi per ben 5 anni e infine liberati. Dal 2004 la città di Carloforte è diventata comune onorario della Provincia di Genova, gemellata in modo ovviamente speciale con l'isola di Pegli. Sono tanti gli aspetti che accomunano Carloforte alla Liguria, dalla cucina all'edilizia, passando per il già menzionato idioma locale e le tradizioni.

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