Storia

Isola di San Pietro: dalla preistoria alla storia antica

Si è sempre ritenuto che l’Isola di San Pietro fosse un’isola disabitata, fino a quella che è stata ritenuta la prima colonizzazione da parte dell’uomo, avvenuta per opera dei genovesi nel 1738, e che portò alla fondazione di Carloforte, l’unico, oggi sì, grande centro abitato dell’isola. Ma non è esattamente così.

Carloforte e la preistoria

Recenti studi hanno infatti stabilito che i primi abitatori dell’Isola di San Pietro appartennero alla preistoria dell’uomo (quaternario), alla civiltà prenuragica (dal VI fino al III millennio a.C.), a quella megalitica (dal Neolitico all’epoca nuragica), successivamente alla civiltà nuragica (dal 1800 a.C. al II sec. a.C.). I primi abitanti nuragici dell’isola erano di etnia Beronicense. La veridicità di tali studi si basa sui ritrovamenti archeologici e su una considerazione: parliamo infatti di un’epoca in cui il livello dei mari era di circa un centinaio di metri più in basso rispetto a quello attuale e l’isola era un tutt’uno con la Sardegna e con la Corsica, terre in cui l’uomo è stato presente fin dall’età della pietra.

La civiltà nuragica

Della civiltà nuragica nell’isola di San Pietro ci sono le testimonianze dei ritrovamenti fatti da un gruppo di studiosi dell’associazione Archeoingegno nel 2004 che ha individuato e censito, nei pressi di Carloforte, quattro nuraghi: Laveria,Papassina,Bricco del Polpo,Lille. Si tratta di nuraghi ubicati in posizione dominante, per lo più sulla sommità di colline, in collegamento visivo tra loro e con il controllo delle vie d’accesso naturale dell’isola: il mare e le saline. Sono nuraghi a pianta complessa, indice di un certo sviluppo umano.

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