Arte, cultura e tradizioni

Gianni Baghino, caratterista che collaborò con Fellini e Totò

Gianni Baghino ha preso parte a decine di film, perlopiù interpretando personaggi romaneschi a dispetto delle sue origini di Carloforte. Tra gli artisti con cui collaborò vanno ricordati Federico Fellini, Mario Monicelli, Alberto Sordi e Totò. Si spense nel 1995 per una trombosi cerebrale

Carloforte è situata in un’isola della Sardegna meridionale e da sempre costituisce un’enclave linguistica del dialetto ligure. Eppure uno dei suoi figli più noti, l’attore Gianni Baghino che nella sua carriera ha interpretato decine di film, ha interpretato quasi sempre personaggi romaneschi un po’ loschi e al limite della legalità. Nato il 25 giugno 1919, si contraddistingue fin da ragazzo per la corporatura vigorosa e muscolosa, il timbro vocale baritonale e cupo e lo sguardo intenso capace di bucare il video.

Nessuno tra i suoi conoscenti si stupì quando Baghino intraprese la carriera di pugile ma qualche anno dopo sorprese tutti buttandosi nel cinema, ovviamente nel ruolo del ladro: si tratta de "Il passatore” di Duilio Coletti, del 1947, preludio alle collaborazioni con i mostri sacri della macchina da presa. Prese parte a capolavori come "Le notti di Cabiria” e "La dolce vita” di Federico Fellini, "La grande guerra” di Mario Monicelli, "Il mattatore” di Dino Risi e il cupo "Imbarco a mezzanotte” del 1952.

Apparve in numerosi film di Totò, fra cui "I due colonnelli” e "Totò diabolicus” del 1962, "Il monaco di Monza”, "Totò contro i quattro” e "Totò sexy” del 1963, nonché in pellicole di Alberto Sordi. Con il sopraggiungere degli anni Settanta dovette ripiegare su commedie giovanilistiche come "Sturmtruppen” di Salvatore Samperi e "Le due vite di Mattia Pascal” di Monicelli, dove interpretò un impiegato delle poste. Ritiratosi nel suo paese natale, morì nel 1995 per una trombosi cerebrale.

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