Storia

L'occupazione francese di Carloforte

Carloforte, comune nell'isola sarda di San Pietro, venne ripopolata da coloni liguri sbarcati nel 1738. Nel 1793 l'isola subì un'invasione da parte dei francesi, sbarcati per propagandare gli ideali della Rivoluzione Francese

L’origine di Carloforte, comune nell’isola sarda di San Pietro, è legata allo sbarco di coloni tabarchini nel 1738. I nuovi arrivati dovettero fronteggiare epidemie, pirati africani e l’improvvisa invasione da parte dei francesi nel 1793, che rinominarono San Pietro "l'isola della libertà". L’operazione si inseriva nel quadro del subbuglio politico-militare successivo alla Rivoluzione Francese del 1789, in un momento di grande fermento e di istanze di rinnovamento in tutta Europa.

La parentesi transalpina di Carloforte durò dall’8 gennaio al 26 maggio 1798 ma ebbe l’effetto di uno scossone sulla popolazione isolana che, fino ad allora, era vissuta in un sostanziale isolamento. In molti inneggiarono ai nuovi principi sociali di libertà, fraternità ed uguaglianza della Rivoluzione Francese, ma altri erano di diverso avviso e questo causò disordini e conflitti nell’isola.

In tale clima rovente i sostenitori del re di Sardegna arrivarono a rimuovere la statua del sovrano per timore che fosse vandalizzata dai filo-rivoluzionari. Le operazioni di spostamento non andarono del tutto a buon fine: la buca scavata per nascondere la statua non era abbastanza profonda e di conseguenza fu necessario spezzare il braccio a colpi di mazza. Al termine dei subbugli, la statua venne recuperata e oggi fa bella mostra di sé nella piazza del lungomare, sebbene i segni del danneggiamento sul braccio siano ancora visibili. 

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