Il Territorio

Isola di San Pietro e Carloforte

Di antica origine vulcanica, l'isola di San Pietro si trova di fronte alle coste del Sulcis Iglesiente, nel sud ovest della Sardegna, e dopo l'isola di Sant'Antioco è la seconda isola per grandezza dell'arcipelago sulcitano. Le sue coste sono per lo più rocciose, nella parte occidentale, dove il mare e il vento hanno dato vita a grotte, strapiombi e insenature naturali, come le grotte di Punta delle Oche, dei Colombi, degli Innamorati, della Mezzaluna, le falesie de Le Colonne, le insenature di Cala Fico, Capo Sandalo, Calalunga, Memmerosso e Cala Vinagra; mentre sono prevalentemente basse, rettilinee e sabbiose nella parte orientale, ricca di spiagge più o meno grandi, come le Chinolle, La Bobba, Drafin, Lucchese, Guidi, Punta Nera, Girin, Giunco, Canalfondo e Taccarossa. Rifugio per rare specie ornitologiche, vi si trovano le colonie del gabbiano corso e del falco della regina, accuratamente protette dalle inaccessibili e scoscese falesie costiere, mentre le saline nei pressi di Carloforte ospitano numerose specie di uccelli, fra cui i fenicotteri.

Frequentata dall'uomo fin dall'antichità, chiamata "Enosim" o "Inosim" dai Fenici, "Hieracon Nesos" dai Greci e "Accipitrum Insula" dai Romani, che facevano così riferimento alla presenza dei falchi, oggi l'isola di San Pietro rappresenta una meta turistica molto frequentata, sia per la bellezza del mare e della natura, che offrono suggestivi scenari di rara bellezza, che per la pittoresca cittadina di Carloforte, in cui convivono diverse culture, come quella sarda e ligure. Fondato durante il regno di Carlo Emanuele III da una colonia di pescatori liguri provenienti da Tabarka, Carloforte, che oggi fa parte de "I Borghi più Belli d'Italia", rappresenta l'unico centro abitato dell'isola.

Notevoli, inoltre, le presenze di resti archeologici classici, ma anche di archeologia industriale, come quelli presenti nella zona mineraria di Becco e quelli in località La Punta, dove si possono visitare alcuni stabilimenti utilizzati per la lavorazione del pesce e le tonnare. Da segnalare che nel punto più elevato di Capo Sandalo, l'isola ospita il faro posizionato più ad occidente dell'intera penisola italiana.

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